Non solo in Sardegna, Italia ancora flagellata dal maltempo in diverse regioni.

A creare allarme sono state soprattutto le piene di grandi fiumi come l'Arno, in Toscana, e il Reno, in Emilia, monitorate per tutto il giorno e infine transitate senza provocare danni.

Nel Modenese neve e vento hanno creato non pochi problemi con le linee elettriche: 20mila in tutto le utenze disalimentate, in buona parte ripristinate dai tecnici.

Nubifragi in Campania, nel Casertano, dove le scuole oggi resteranno chiuse. Disagi anche in Alto Adige dove si è abbattuta una valanga in Val Martello e a migliaia sono ancora al buio.

La situazione ora è in miglioramento: nella notte i livelli del reticolo idraulico di Firenze e della provincia - Arno e suoi affluenti - sono scesi sotto il primo livello di guardia.

Situazione sotto controllo anche in Trentino nonostante l'intensa perturbazione che si è intensificata nelle ultime ore. Da stasera a domani sera è attesa una nuova perturbazione con quota neve a 1200 metri (sopra i 1500 metri possibili dai 30 ai 50 centimetri di neve).

Il tempo dovrebbe concedere una tregua tra mercoledì e giovedì ma venerdì potrebbe tornare la pioggia. Molte le valanghe di piccole dimensioni in quota, ma l'allerta rimane alta.

A VENEZIA - Anche Venezia comincia a rialzarsi dopo l'alluvione: "Stiamo affrontando un'emergenza tuttora in atto", ha detto il governatore Luca Zaia presiedendo un vertice dell'Unità di Crisi della Protezione Civile Regionale, a Ponte di Piave, anche se "è atteso un miglioramento del tempo".

"Oltre al dramma di Venezia - ha proseguito - altri territori del Veneto sono in condizioni disastrose, come le spiagge e varie aree montane, a cominciare da quelle già colpite dalla tempesta Vaia. Stiamo seguendo la situazione minuto per minuto e lo faremo finché la situazione non tornerà realmente alla normalità. Veneto Orientale e Montagna sono in grande sofferenza. Abbiamo il litorale distrutto e in montagna preoccupano i fiumi, il livello dei laghi, la situazione dei movimenti franosi e il rischio valanghe. Stiamo ancora attendendo anche il colmo di piena del Piave, che ora ha una portata notevole, attorno ai 1400 metri cubi al secondo, ma inferiore a quella dell'anno scorso".

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(Unioneonline/D)
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