Arresti domiciliari per Roberto Formigoni.

Il giudice del tribunale di Sorveglianza di Milano Gaetano La Rocca ha accolto la richiesta dei legali

avvocati dell'ex presidente della Regione Lombardia, condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi di carcere nell'ambito del processo Maugeri-San Raffaele.

Il governatore ha lasciato il penitenziario di Bollate, alle porte del capoluogo, dove era detenuto dallo scorso 22 febbraio, e sconterà la pena a casa di un medico amico.

Secondo il giudice la misura alternativa al carcere è "adeguata" per "molteplici fattori a partire dall'età" (72 anni).

Formigoni ha iniziato "un percorso di recupero", attraverso la "revisione delle condotte assunte" e riconoscendo "il disvalore" delle sue condotte, si legge nel provvedimento che dispone i domiciliari.

Inoltre, ha "riletto la sua vicenda comprendendone gli sbagli" a partire dalla sua "amicizia con Daccò", comprese le "vacanze in yacht".

Il giudice ha sottolineato infine il "basso profilo" da lui tenuto in carcere con i detenuti che, in quanto ex politico, gli hanno fatto molte richieste.

L'ex governatore farà volontariato presso un istituto religioso.

(Unioneonline/F)
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