È accusato di aver costretto la figlia, che all'epoca frequentava ancora la scuola materna e aveva appena tre anni, a rapporti sessuali. Anche completi.

Un uomo di Taurisano (Lecce) rischia di finire a processo con l'accusa di violenza sessuale aggravata. Gli inquirenti, chiuse le indagini, hanno chiesto il rinvio a giudizio.

A dare il via al procedimento la denuncia della madre della piccola, consegnata agli agenti di polizia.

La bimba lamentava spesso dolori alle parti intime e manifestava con alcuni disegni "strani" il suo disagio.

Incalzata dalle domande della mamma, ha detto che il papà l'avrebbe palpeggiata e violentata in casa, per ben due anni fino al 2016, minacciandola: "Non raccontare nulla a nessuno".

C'è stata dunque l'audizione protetta della minore, che oggi ha sei anni, ed è stato disposto un accertamento ginecologico. Visto il troppo tempo passato, circa tre anni, i risultati non sono sufficienti ad accertare l'abuso. Ma il pm ha ritenuto la testimonianza della piccola sufficiente per chiedere il rinvio a giudizio.

(Unioneonline/L)
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