Michele Bravi fatica a riprendersi dopo l'incidente che ha cambiato la sua vita.

Quella sera del novembre scorso il cantante e vincitore di X Factor guidava un'auto noleggiata con car-sharing per le strade di Milano quando, in una manovra che è al vaglio degli inquirenti, ha investito una donna in scooter, uccidendola.

Accusato di omicidio stradale, da quel momento non ha ancora ripreso a guidare e ha confessato di essere in terapia.

"La mia paura è fare la vittima, davvero non voglio", dice parlando per la prima volta dopo mesi in un'intervista al Corriere della Sera.

"Sono stato mesi senza dire una parola", spiega Bravi. Poi però, "le persone che mi sono state vicino in questo periodo mi hanno chiesto di tornare alla realtà". Quanto accaduto ha "cambiato il mio modo di vedere le cose", dice il cantante. "Impari a convivere con il male".

Di cosa ricorda dell'incidente dice: "Non vorrei parlarne, non voglio rendere questa tragedia un momento di opinione pubblica. Dico solo che sono state fatte intendere tante cose sbagliate". Stessa riservatezza sui contatti con la famiglia della vittima: "Preferirei non condividerlo, non per mancanza di fiducia, ma perché questo è un mio modo per ritornare alla realtà, non per riaprire una ferita. E mi fa male possa succedere nel tentativo di ritrovare la mia voce. Anche il mio condividere è cambiato: c'è una fetta di privato che è giusto rimanga tale. Una tragedia non può essere affrontata nei contesti sbagliati. Questa è la prima volta che torno a mettere la faccia in prima persona". Per Michele ora "tutto ha un peso diverso: anche la mia voce. Dire che l'ho ritrovata è prematuro".

"Non so se le cose torneranno mai come prima - conclude -. Però mi manca la gente, tantissimo. La voglia di incontrarla è ancora tanta. Sto muovendo i primi passi".

(Unioneonline/D)
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