Il balletto delle dimissioni di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, è finito.

La governatrice dem le ha confermate oggi, con una lettera inviata alla presidente del consiglio regionale Donatella Porzi.

Marini risulta indagata in un'inchiesta su presunti concorsi pilotati all'ospedale di Perugia.

Avranno avuto un ruolo nella sua decisione le pressioni del segretario Pd Nicola Zingaretti.

La Marini, infatti, si era inizialmente dimessa. Poi, a sorpresa, sabato scorso, l'aula del Consiglio regionale aveva approvato - con il voto della stessa diretta interessata - un documento che chiedeva alla presidente di ritirare le proprie dimissioni.

Marini, insomma, chiedeva a Marini di non dimettersi.

Oggi ha di nuovo cambiato idea, parlando di un percorso "dettato esclusivamente da ragioni istituzionali, di correttezza e rispetto per tutti i componenti dell'assemblea, e non certo da ragioni personali".

Tuttavia non deve averla presa bene. In un'intervista rilasciata al Messaggero dopo le polemiche sul ritiro delle dimissioni, diceva: "Zingaretti non lo sento dal 2 maggio, non è normale. Su di me forse si sono giocate dinamiche congressuali in vista del voto. Possibile che in questi giorni mi abbiano chiamata tanti big del partito e non Zingaretti? Forse è stato consigliato male".

(Unioneonline/L)
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