Richiesta quasi a furor di popolo ma snobbata dai più.

Domani il servizio con autobotte effettuerà a Domusnovas la sua terza giornata di distribuzione di acqua potabile gratuita ma il bilancio delle prime due giornate di erogazione (il servizio è attivo il martedì, giovedì e sabato per 6 ore in tutto e consente di rifornirsi di 30 litri d'acqua per volta) parla di un aiuto per i problemi di non potabilità che tengono banco da mesi del quale ben pochi domusnovesi si servono.

Martedì e giovedì l'automezzo non è neanche mai andato vicino ad esaurire il suo serbatoio da 11mila litri. Chi distribuisce l'acqua fa sapere che si lavora nella prima fascia oraria (nel largo Chia) ma si arriva quasi a restare inoperosi dalle 12.05 alle 14 nella zona di distribuzione del campo da calcio di via Musei.

Hanno fatto la loro comparsa invece cartelli e lenzuola con i quali si chiede che l'acqua potabile torni a sgorgare dai rubinetti delle abitazioni.

"Classica dimostrazione che non si è mai contenti", commenta il sindaco Massimo Ventura.

"Noi comunque stiamo onorando gli impegni presi e siamo al lavoro, con continui contatti anche in Regione, per reperire i fondi al fine di mettere mano al potabilizzatore: entro l'anno, ma forse anche prima, contiamo di risolvere definitivamente il problema".

La minoranza consiliare vuole però andare a fondo del problema e ha richiesto ufficialmente un lungo elenco di informazioni inerenti il servizio idrico e lo stato delle condotte oltre ad una visita al potabilizzatore ed alla sorgente idrica che approvvigiona il paese.

"Lo scopo - affermano i 7 consiglieri - è quello di dare un contributo tecnico alla risoluzione delle problematiche idriche".

Per questo si sono rivolti al presidente della DomusAcqua (la partecipata che gestisce il servizio idrico a Domusnovas) Salvatore Raspitzu chiedendo un'apposita relazione tecnica che riporti tra l'altro lo stato attuale del potabilizzatore (costato 1,4 miliardi e mai entrato in funzione per gli alti costi energetici di gestione) e l'adeguatezza dei materiali alle norme attuali.

Al sindaco viene chiesto invece di produrre, a partire dal 2016, tutti gli avvisi e le ordinanze emesse in merito all'acqua, con le rispettive analisi che lo avevano portato ad adottare i provvedimenti, ed anche una stima delle risorse di cui l'Ente può disporre per il tema in oggetto: tra le volontà della minoranza c'è infatti anche quella di costruire, ex novo, un nuovo potabilizzatore.
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