I dati sui contagi aumentano, i ricoveri pure: al Policlinico di Sassari e al Mater Olbia hospital arrivano così nuovi posti letto riservati ai pazienti Covid-19. La comunicazione ai due ospedali è giunta direttamente dall'assessorato regionale alla Sanità: con una nota firmata dal direttore Marcello Tidore, si ordina alle due direzioni sanitarie di pianificare fin da ora l'attivazione del totale dei posti letto Covid-19 previsti nel Piano regionale.

In particolare, i posti letto al Mater Olbia saranno suddivisi con 8 in degenza ordinaria e 6 in terapia sub intensiva. I 70 richiesti al Policlinico sassarese saranno ripartiti in questo modo: 10 in terapia intensiva, 25 in terapia subintensiva, 35 in degenza ordinaria.

I due ospedali chiudono le porte a pazienti non Covid: la direttiva dell'assessorato alla Sanità prescrive che "le strutture saranno dedicate esclusivamente alla gestione di pazienti Covid, senza possibilità di erogare prestazioni (specialistiche e ospedaliere) a favore di pazienti non affetti da SarsCov-2, fermo restando l'analisi dei tamponi e test sierologici che potranno continuare a essere svolte anche per gli esterni".

La struttura di Rianimazione di riferimento è la Terapia intensiva dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari: là i due ospedali di Sassari e Olbia porteranno i pazienti che si dovessero aggravare. In caso di necessità, potrà essere autorizzata anche la Terapia intensiva Covid del San Francesco di Nuoro.

Luigi Almiento

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MATER OLBIA - In una nota, il Mater Olbia sottolinea che: "La struttura ha aderito con il consueto senso di responsabilità all’invito della Regione Sardegna ad attrezzarsi urgentemente a ricevere i pazienti Covid, ma senza interrompere le prestazioni agli altri ammalati, prospettiva che verrà presa in considerazione d’intesa con la Regione Sardegna solo nel caso - non attuale - in cui non sarà possibile garantire lo svolgimento in totale sicurezza sanitaria di entrambi i servizi".

"Mantenere l’obiettivo di assistere tutti i pazienti - d’intesa con la Regione e con l’Azienda Tutela della Salute - sarà possibile destinando il personale che dalle prossime ore tratterà i malati Covid unicamente a quel servizio e mantenendo distinti e separati non solo gli spazi dell’ospedale dove essi verranno curati ma anche i percorsi di accesso alla struttura e i flussi di sanitari e pazienti - prosegue il documento - E ciò grazie agli investimenti effettuati durante la prima fase della pandemia (tra cui una nuova TAC e l’allestimento di un reparto con 14 posti letto in ambiente a pressione negativa di cui 8 in degenza ordinaria e 6 in terapia sub intensiva) e le speciali autorizzazioni conseguenti all’attivazione da parte della Regione di 'aree sanitarie temporanee', previste dal Governo nazionale nella fase di emergenza".
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