Un migliaio di persone in piazza a Sassari e Olbia in risposta all'appello lanciato dal movimento delle Sardine, che hanno invitato i cittadini di tutta Italia (ma raduni si sono svolti anche a Londra, Parigi e Berlino) a una giornata di mobilitazione (a Roma hanno aderito centomila persone) contro le politiche sovraniste, sull'onda delle proteste pacifiche e silenziose avviate nelle scorse settimane in Emilia Romagna.

Come avvenuto anche a Cagliari, senza esporre bandiere o simboli di partito, i manifestanti hanno messo nel mirino, come già accaduto in numerose piazza del Paese, soprattutto la Lega di Matteo Salvini.

A Sassari il presidio è stato organizzato in piazza Fiume. Qui si sono presentati anche alcuni militanti di Casapound, che hanno esposto uno striscione con scritto "Sardì sì, Sardine mai", subito fatto rimuovere dagli agenti della Digos.

In risposta, le Sardine hanno prima indirizzato fischi nei confronti dei militanti di estrema destra, quindi hanno intonato "Bella ciao".

A Olbia, invece, il cuore della mobilitazione è stata piazza Panedda, dove centinaia di persone si sono radunate nonostante il freddo e il vento a 80 chilometri orari.

(Unioneonline/l.f.)
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