Ancora qualche settimana di ricovero poi per Fuego inizierà una nuova vita.

Il cagnolino che qualcuno ha torturato e dato alle fiamme nella zona di Monte Bianchinu a Sassari continua a migliorare, come confermano i medici dell'ospedale didattico veterinario dell'Università di Sassari che si occupano di lui dal 2 aprile scorso.

"Ci vorranno ancora 2-3 settimane di trattamento, in particolare per le ustioni - spiega la direttrice sanitaria della struttura, Maria Lucia Manunta -. Quando Fuego è arrivato in ospedale, praticamente su ogni parte del corpo aveva estese bruciature, frutto della cattiveria umana: sull’inguine, sul dorso, sul naso e sulle orecchie; il fuoco ha anche cancellato i suoi baffi. Grazie alla collaborazione degli specialisti del Centro Ustioni dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, che lo seguono fin dall’inizio, molte ustioni si stanno risolvendo: sull’inguine è già comparso il tessuto cicatriziale, e così piano piano sul resto del corpo. La zona più critica è il collo, ma nel complesso le condizioni sono stabili e i miglioramenti sono evidenti".

Il cagnolino con Ludovica, Benedetta e Filippo, studenti di Veterinaria dell'Università di Sassari (foto ufficio stampa)
Il cagnolino con Ludovica, Benedetta e Filippo, studenti di Veterinaria dell'Università di Sassari (foto ufficio stampa)
Il cagnolino con Ludovica, Benedetta e Filippo, studenti di Veterinaria dell'Università di Sassari (foto ufficio stampa)

Fuego ora si alimenta da solo e fa anche delle brevi passeggiate nel giardino dell'ospedale: "Continuiamo con i liquidi, gli antibiotici e gli analgesici, ma riducendo gradualmente le dosi".

Ora il meticcio, che ha circa un anno, è avvolto in un bendaggio che serve per far penetrare le pomate nella pelle e contribuisce a scaldarlo perché una delle conseguenze di quanto accaduto è il freddo che percepisce.

Sulla sua gabbietta ci sono, insieme al foglio delle terapie, anche le crocchette che gli sono state regalate da tante persone che seguono le sue condizioni di salute e che si sono anche fatte avanti per adottarlo (VIDEO).

"Se i fortunati fossero persone di questa zona, ci sarebbe il vantaggio di poter continuare a monitorare l’animale anche dopo l’adozione. Ma non decideremo noi: questo aspetto è gestito dal Comune di Sassari al quale stiamo trasmettendo i nominativi degli interessati".

Prima: un'altra cagnolina che cerca casa (foto ufficio stampa)
Prima: un'altra cagnolina che cerca casa (foto ufficio stampa)
Prima: un'altra cagnolina che cerca casa (foto ufficio stampa)

Ma, aggiungono dall'ospedale, "ci sono altri animali bisognosi di affetto e di cure". Per esempio Prima, una cagnolina meticcia di pochi mesi che è stata investita ed è poi stata curata dai medici, dagli specializzando e dagli studenti di Veterinaria.

(Unioneonline/s.s.)
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