È una vasta indagine in materia di spesa pubblica nell'ambito del contrasto ai delitti contro la pubblica amministrazione che ha consentito al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Sassari di arrivare alla denuncia di due dirigenti del Consorzio Zona Industriale Regionale Predda Niedda.

Si tratta di un funzionario del Comune di Sassari che temporaneamente è stato nominato dirigente del Consorzio Zir e che ora è indagato per peculato e abuso d'ufficio, e del commissario liquidatore regionale pro tempore.

Gli accertamenti delle Fiamme gialle, sotto il coordinamento della Procura, hanno consentito di far emergere importanti indizi a carico del dirigente: tra il 2014 e il 2016 avrebbe distratto in più occasioni ingenti somme di denaro dal bilancio dell'ente pubblico.

Foto Guardia di finanza
Foto Guardia di finanza
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In pratica, attraverso personali valutazioni avrebbe attribuito a se stesso e ad alcuni dipendenti premi di produttività senza il raggiungimento di un qualsiasi obiettivo programmato. Il tutto nonostante il passivo di bilancio peggiorasse annualmente mentre era in corso la sua gestione.

Inoltre ha favorito, in modo disinvolto, alcuni debitori del consorzio omettendo di incassare i titoli di credito che questi consegnavano in pagamento di somme dovute per centinaia di migliaia di euro. E che ancora risultano non incassate.

Tale contesto veniva formalmente avallato dal commissario liquidatore regionale, che è anche rappresentante legale dell'ente, il quale non ha però mai illecitamente "intascato" denaro pubblico, ma consentiva che tutto accadesse. L'attuale commissario lo aveva poi licenziato nel novembre 2017.

(Unioneonline/s.s.)
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