Idanni stanno emergendo in queste ore nei vigneti e nelle coltivazioni di patate. Il gelo che si è abbattutto tre notti fa nel sud Sardegna, ha lasciato il segno anche nei territori comunali di Maracalagonis e Quartu, devastando vaste estensioni di vigneto a nasco, moscato, cardonnay, uve bianche precoci che hanno subito danni pesantissimi anche vicini al cento per cento.

I germogli sono stati rinsecchiti, bruciati dalla temperatura sottozero di una notte segnata anche dal vento gelido. Bruciato pure l'apparato fogliare delle patate col raccolto che, se ci sarà, sarà ritardato di almeno un mese.

Il presidente della Cantina sociale di Quartu Giuseppe Farci dice che "i danni interessano soprattutto i vigneti di uve precoci: col nasco, lo chardonnay e il moscato, aggiungo anche la malvasia. Ma non mancano anche danni nei vigneti di uve rosse come il cannonau".

"Non possiamo che essere preoccupati - aggiungono Lucia Mascia e Bruno Perra, di Maracalagonis - il gelo dei giorni scorsi ha "vendemmiato" i vigneti di moscato e malvasia. L'ultima vendemmia ha fatto registrare ugualmente un calo pesante del raccolto. Non pioveva da mesi. Con l'inizio della primavera, è arrivato il gelo. La realtà è questa".

Le zone più colpite a Maracalagonis sono quelle di Cireddu, Mitza de Fonnai, Melisceddu, Corongiu, Flumini e Gannì. Danni anche nelle campagne di Quartu pure nei vigneti di uve da tavola. E, come detto, danni anche fra i campi di patate dove si preparavano le operazioni della raccolta.

Il presidente del Consorzio di bonifica Efisio Perra parla di situazione critica in alcune zone del territorio.

Intanto la Coldiretti invita gli agricoltori danneggiati a segnalare i danni ai Comuni. Risarcimenti? Si attendono ancora quelli dovuti per la siccità di alcuni anni fa. Bilanciati dalla regione ma distribuiti solo in minima parte a causa di una burocrazia infinita.
© Riproduzione riservata