Il Circolo Legambiente Su Tzinnibiri di Sinnai sollecita il divieto nel territorio comunale della commercializzazione e l'utilizzo dei sacchetti, dei contenitori e delle stoviglie monouso (piatti, bicchieri, posate e cannucce) non biodegradabili.

La richiesta è stata avanzata in Municipio. In un comunicato si ricorda che proprio "la plastica è il nemico numero uno dei nostri mari. Ognuno di noi - dice il Circolo Legambiente - consuma ogni anno quasi due chili di posate, piatti, bicchieri e cannucce monouso in plastica che, sommandosi a bottiglie, contenitori, sacchetti, cotton fioc e tappi, costituiscono tonnellate di rifiuti che inquinano l'ambiente e si riversano in mari e spiagge, con gravissimi danni per l'ecosistema, per le specie marine e la nostra stessa salute. Se non smaltita correttamente - continua il comunicato - la plastica resta nell'ambiente per decine e centinaia d'anni, senza mai sparire completamente, frammentandosi in miliardi di microplastiche che, raggiunto facilmente il mare, finiscono per contaminare la catena alimentare. Il numero dei rifiuti usa e getta censiti da Legambiente sulle spiagge italiane illustra bene la gravità del problema. Su 78 spiagge monitorate nel 2018, un'area pari a 60 campi di calcio, i volontari hanno trovato ben 50.000 rifiuti, una media di 620 rifiuti ogni 100 metri lineari. Predomina la plastica, con una percentuale dell'80%, accompagnata da vetro e ceramica (7,4%), metallo (3,7%) e carta e cartone (3,4%). Ben un rifiuto su tre appartiene alla categoria usa e getta: bottiglie e contenitori per bevande, tappi, anelli di plastica, stoviglie, cannucce, buste, pezzi di polistirolo, rinvenuti nel 95% delle spiagge monitorate. Ognuno di noi può far molto per contrastare questo problema: utilizzare stoviglie e contenitori lavabili e riutilizzabili, oppure, se proprio necessario, scegliere stoviglie biodegradabili e compostabili per differenziarle poi nei rifiuti organici. E ancora, non accettare i sacchetti non biodegradabili ancora in uso nei negozi, non acquistare frutta e verdura confezionati nei contenitori di plastica o polistirolo; abituarci a bere l'acqua del rubinetto".

Secondo Legambiente, "i Comuni e l'Italia stessa devono impegnarsi a mettere al bando al più presto stoviglie e contenitori di plastica monouso, , anticipando la direttiva europea che entrerà in vigore a partire dal 2021. In questo modo, oltre a prevenire e contrastare l'inquinamento, si potrebbe: ridurre la quantità di rifiuti prodotti; ridurre la quantità di CO2 e acqua necessaria per la produzione delle materie plastiche; favorire l'uso di materie prime rinnovabili; favorire la sensibilizzazione dei cittadini riguardo a comportamenti responsabili improntati al rispetto dell'ambiente".
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