Da febbraio è in corso al secondo circolo delle scuole elementari di Sinnai un progetto sulla mensa scolastica.

Andrà avanti sino a fine mese. Il concetto è questo: "A scuola non solo a studiare con i libri ma anche per fare laboratorio e, alla mensa, una alimentazione sostenibile".

I protagonisti sono gli alunni del secondo circolo didattico delle scuole elementari di Sinnai: nei laboratori si confezionano biscotti, malloreddus, tortine e marmellate.

Un altro percorso importante e quello della raccolta differenziata che i ragazzi fanno in collaborazione con le addette mensa e le docenti.

Dopo il pranzo, insomma, tutto viene rimesso a posto differenziando tutto quello che resta sul tavolo. Il progetto è stato presentato all'amministrazione comunale dall'azienda Elior, gestore dell'appalto mensa, con la coordinatrice mense Sardegna Sandra Casula, con la responsabile della stessa mensa e dell'addetta alla mensa Giuseppina Tatti e Francesca Serreli.

Il tutto in collaborazione con le docenti. Ma i protagonisti sono soprattutto gli alunni.

"L'alimentazione sostenibile - dicono Tatti e Serreli - inizia sui banchi. Il tema dell'alimentazione e dell'educazione alimentare è sicuramente fondamentale dal punto di vista formativo. Le nostre proposte educative prevedono percorsi coinvolgenti che motivano i bambini all'apprendimento".

In buona sostanza, i laboratori stanno accompagnando i bambini in un viaggio tra sapori e profumi e non solo.

"È di primaria importanza nella ristorazione scolastica, mantenere un livello quantitativo e qualitativo dei pasti- aggiungono le responsabili - oltre che dal punto di vista nutrizionale, ma anche da quello sensoriale. Tutto, nel rispetto ovviamente dei principi di sicurezza alimentare. Per questo, la nostra proposta cerca di coinvolgere in modo divertente i nostri piccoli utenti, ricordando anche che la ristorazione non deve essere vista esclusivamente come soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali, ma considerata anche come momento di educazione alimentare e di promozione della salute dei bambini".

Il pasto in mensa è un momento quindi di educazione al gusto che deve abituare i bambini a nuove e diversificate esperienze per superare la monotonia che spesso caratterizza la loro alimentazione. Occorre che essi siano stimolati ad assaggiare e a ripetere l'assaggio anche quando non gradiscono immediatamente il piatto.

Proprio per questo, vengono proposte delle attività e dei giochi a premi per invogliare l'assaggio e la consumazione del pasto.

Il laboratori prevedono, come detto, la confezione di biscotti, malloreddus, tortine e marmellate.

Un attenzione particolare viene data con un assegnazione di punteggi giornalieri. Si consumano pure quei piatti che spesso non vengono graditi, come il minestrone, il pesce, le verdure cotte.

Un altro percorso importante e quello della raccolta differenziata che i ragazzi fanno in collaborazione con le addette mensa e le docenti.

Piena soddisfazione esprime il vicesindaco Katiuscia Concas: "Un progetto - ha detto - incentrato sull'educazione alimentare e la tutela dell'ambiente, una sfida che gli alunni hanno acettato con entusiasmo".

L'assessore alla Pubblica istruzione Vincenzo Tolu,sottolinea "il valore altamentee educativo dell'iniziativa. Oltre che conoscere gli elementi base di una buona educazione alimentare , gli alunni si cimento anche in continue prove di corretta raccolta differenziata dando un esempio anche per gli adulti".
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