Ad Aidomaggiore, piccolo paesino del Guilcier di appena 430 abitanti, non sarà prorogato il lockdown disposto lo scorso 25 settembre con un'ordinanza dopo l'impennata dei contagi. Proprio oggi il Comune ha avuto l'ufficialità di altri sette casi che portano ora i positivi a quota 11. Numeri che però, nonostante la mancata comunicazione da parte di Ats, gli amministratori conoscevano e proprio per questa ragione, sentito il Prefetto, avevano deciso di blindare il paese.

In serata il vice sindaco Maria Lourdes Pala (anche il sindaco Mariano Salaris, residente a Cagliari, è positivo al virus) ha pubblicato sul sito del Comune un messaggio. E ha scritto: "Carissimi concittadini, visto il buon esito dei tamponi effettuati, vi comunichiamo che l'Amministrazione comunale di Aidomaggiore non intende prorogare l'ordinanza in vigore da sabato 26 settembre fino a venerdì 2 ottobre". E precisa: "L'Amministrazione comunale è comunque costantemente informata sull'evoluzione della presente situazione di emergenza sanitaria dovuta al diffondersi dei contagi da virus Covid-19 e ha messo, e metterà in campo, tutte le azioni informative e restrittive necessarie per la gestione ottimale di questa complessa fase. Pertanto, al fine di combattere tutti insieme la diffusione del virus, vi raccomandiamo ulteriormente di seguire tutte le norme igieniche necessarie, ovvero di lavarsi spesso le mani, di indossare la mascherina 24 ore su 24, di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro e di evitare assembramenti". Il vice sindaco aggiunge: "Dobbiamo perciò aumentare il livello di consapevolezza nei confronti di questo pericoloso fenomeno e comprendere che non si deve abbassare in alcuna maniera la guardia e l'applicazione delle misure di prevenzione per proteggere noi, i nostri cari e in particolare tutte le persone maggiormente a rischio. Inoltre, in caso di presenza di sintomi (febbre oltre 37,5°, difficoltà respiratorie, dolori diffusi, mal di testa, stanchezza profonda, perdita dell'olfatto, ecc.) bisogna restare a casa e segnalarlo immediatamente al proprio medico di base o all'ATS".

E ancora una volta ribadisce: "Si ricorda che le persone positive, i loro familiari, le persone che hanno avuto contatti con coloro che sono stati riscontrati positivi al virus Covid-19, e coloro che sono in attesa di tampone, sono tassativamente obbligati a restare a casa. Coloro che non rispettano le restrizioni prescritte dalla normativa vigente sono perseguibili penalmente".
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