La decisione del Comune di Oristano di chiudere il centro storico al traffico spacca la città: i residenti si sentono penalizzati da tre giorni di blocco. Baristi e operatori commerciali invece insistono sulla necessità di avere più spazi per i tavolini.

La Giunta Lutzu, rispondendo alle esigenze degli operatori, nei giorni scorsi ha approvato il "Piano di concessione del suolo pubblico per il rilancio delle attività". L'obiettivo è la concessione di maggiori aree esterne su cui sistemare tavolini per consentire ai locali di rispettare le norme anti-Covid sul distanziamento senza perdere troppi posti a sedere. Un'iniziativa che va di pari passo con la chiusura di strade del centro dalle 20 alle 2 del mattino ogni venerdì, sabato e domenica, da giugno fino a ottobre.

I residenti da subito si sono mobilitati, è partita una raccolta firme che accompagna una richiesta indirizzata a sindaco e assessori: "Riesaminate una decisione che ci penalizza eccessivamente". In poche ore, una trentina di persone ha sottoscritto la lettera ma la raccolta delle adesioni va avanti. "La chiusura di tutto il centro impedisce a chi vive nei condomini di fruire del proprio parcheggio mentre chi non ha un posto auto privato non avrà la possibilità di parcheggiare nelle strade vicine" hanno scritto nel documento.
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