Un altro emigrato sardo ucciso dal terribile virus che sta mietendo migliaia di vittime in tutto il Paese.

Dopo una settimana è morto in un letto dell'ospedale San Martino di Genova Giorgio Cabitza, originario di San Vero Milis. Il prossimo mese avrebbe compiuto 63 anni.

Da tanti anni viveva con la famiglia a Genova ed era titolare di un'impresa che riparava container.

Una settimana fa si è sentito male accusando immediatamente i sintomi del coronavirus. Poche ore dopo il malore era stato trasferito nel reparto malattie infettive del San Martino di Genova.

Oggi, purtroppo, Cabitza ha cessato di vivere senza poter abbracciare la moglie e la figlia. La notizia della sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno a San Vero Milis, dove vivono i parenti, insieme ad una delle sorelle ed il cognato.

"Giorgio è cresciuto a Genova ma il suo cuore non ha mai lasciato la Sardegna - ricorda il cognato Pinuccio Gallisai - viveva con il desiderio di tornare ad invecchiare in Sardegna e respirare l'aria della sua terra. Era sempre riconoscente a Genova, città che lo ha visto crescere, anche se era orgogliosamente innamorato della Sardegna".
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