Due giovani erano in acqua, intenti a riempire due buste di ricci. In spiaggia invece c'era una terza persona: il palo. Il loro piano però è saltato.

La polizia locale oggi, durate il solito controllo per preservare la costa del Sinis e difenderla dai pescatori abusivi, ha colto sul fatto i tre giovani. Per loro è scattata una sanzione da due mila euro.

È successo a Punta Maimoni, nel litorale di Cabras. Con la polizia locale c'era anche la compagnia barracellare che ogni giorno sorveglia tutte le spiagge del Sinis.

Gli agenti, una volta visti in mare i due pescatori, entrambi di Oristano, hanno invitato i giovani a uscire subito dall'acqua. Ai due, raggiunta la riva, è stata sequestrata tutta l'attrezzatura, compresi naturalmente i ricci che sono stati ributtati in mare. Ai ragazzi è stata contestata la violazione del decreto che regola la pesca dei ricci nell'Area marina protetta, solo in determinati periodi e secondo il calendario che ogni anno deve essere approvato dal ministero dell'Ambiente.

"Per noi si tratta di un importante risultato - spiega il sindaco di Cabras Andrea Abis -, frutto dei controlli che abbiamo deciso di mettere in atto per difendere il nostro mare. La pesca dei ricci nella riserva marina è ancora chiusa, inutile quindi fare i furbi. La costa è sorvegliata anche via terra tutti i giorni. Auspichiamo che l'episodio di oggi non si ripeta".
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