Anche il Consiglio comunale di Laconi ha proposto il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre.

Voto unanime di maggioranza e minoranza per far diventare una laconese "doc" la Segre, vittima delle leggi razziali fasciste ad appena otto anni e che, poche settimane fa, dopo il suo discorso in Senato, durante il quale ha presentato la mozione per l'istituzione della Commissione monocamerale per l'osservazione e il controllo dei fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo, è stata bersaglio di minacce sui social e di campagne oltraggiose.

"Esprimiamo la nostra solidarietà alla senatrice Liliana Segre e ci riconosciamo al suo fianco nell'impegno volto al contrasto di qualsiasi forma di minaccia e odio razziale e prendiamo le distanze da coloro che fomentano l'odio", ha detto in Consiglio il sindaco Paola Zaccheddu, "e chiediamo anche l'impegno della Giunta regionale per la costituzione di un osservatorio regionale per il contrasto degli atteggiamenti xenofobi, razzisti e discriminatori".

Carlo Orgiu, per il gruppo di minoranza "Laconi, bene comune", ha aggiunto: "La voce di Liliana Segre oggi è come lo squillo, che sveglia le nostre coscienze, che ci richiama ad essere uguali fra uguali, a prescindere dalla razza, dalla fede, dalla cultura, dallo stato sociale, solo uomini fra uomini".
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