Sul pasticcio delle scuderie abusive, il Comune di Oristano chiede un incontro urgente alla Regione.

Dopo le prime ordinanze di demolizione, ultimo atto dell'inchiesta della Procura, adesso si cercare una soluzione per un problema che si trascina da tanto tempo: le scuderie realizzate nella zona Is Pastureddas (a ridosso di via Ghilarza e di Fenosu) ma anche a Pesaria si trovano tutte in aree classificate come agricole in base al Piano urbanistico comunale, zone in cui la normativa regionale pone vincoli precisi per l'edificazione (il lotto minimo per costruire è un ettaro). Ma nessuna delle scuderie, finita sotto la lente del corpo forestale, rientra in quei parametri.

L'iter giudiziario è andato avanti ed ecco le ordinanze di demolizione.

L'assessore all'Urbanistica Gianfranco Sedda ricorda che "le ordinanze sono un atto dovuto, l’abuso è abuso e al momento non esiste una normativa per cui possano essere sanati".

I provvedimenti, firmati dal dirigente del settore Sviluppo del territorio Giuseppe Pinna, danno 90 giorni di tempo per ripristinare i luoghi e buttare giù le parti irregolari e abusive, altrimenti dovrebbe provvedere il Comune. I proprietari possono anche impugnare il provvedimento: entro due mesi possono presentare ricorso al Tar, entro 120 giorni al Presidente della Repubblica.

La soluzione urbanistica per dare regole certe anche per il futuro secondo l’assessore potrebbe essere "una deroga o un emendamento alla legge regionale esistente. Insistendo sulla specificità del caso Oristano con la cultura del cavallo e della tradizione si potrebbe prevedere quella tipologia di struttura anche in zona agricola".
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