Divideva la classe in alunni bravi e alunni somari, ma avrebbe anche definito alcuni studenti "analfabeti". Metodi educativi un po’ troppo sopra le righe per una prof di una scuola media dell’Alto Oristanese che adesso rischia una condanna in Tribunale.

Il processo è ormai alle battute finali. Oggi la pm Daniela Caddeo ha chiesto la condanna a un mese di reclusione per l’insegnante accusata di abuso dei mezzi di correzione.

"ANIMALI" - Come è stato ricostruito in aula l’inchiesta era partita dopo la denuncia di alcuni genitori degli alunni che nell’anno scolastico 2015-2016 avrebbero subito trattamenti un po’ inconsueti da parte della docente.

La pm ha ricordato alcuni episodi tra cui quella volta in cui una ragazzina, alla fine dell’ora, sarebbe stata costretta a stare in classe con il banco rivolto verso la parete.

E, ancora, quelle mattine in cui gli alunni erano stati definiti "analfabeti” e "animali".

"I fatti si sono svolti realmente come hanno riferito i ragazzini – ha osservato la pm – versione confermata poi anche da un’educatrice. Ora si tratta di capire se questi fatti una rilevanza penale: è vero che il ruolo dell’insegnante è difficile, ma cosa c’è di educativo nella condotta della professoressa?".

Da qui la richiesta di condanna.

LA DIFESA - La giudice Elisa Marras ha poi rinviato il processo all’11 ottobre per la discussione degli avvocati di parte civile Doriana Perra e Angelo Battista Marras, e dell'avvocato difensore Agostinangelo Marras che tutela l’insegnante che ha sempre negato di aver avuto simili comportamenti verso i suoi alunni.
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