Continua a Ghilarza la battaglia del Comitato dei cittadini per l'ospedale Delogu bene comune. Ora chiede al sindaco di Oristano "di porsi a capo di un movimento che, assieme ai colleghi di Bosa e di Ghilarza, rivendichi con forza e determinazione un ridisegno complessivo delle funzioni sanitarie e ospedaliere dell'intera area oristanese. In questa battaglia e per rimarcare un'urgenza che è propria di tutto il territorio provinciale e non registra ancora alcuna vera risposta, a Oristano come a Ghilarza e a Bosa, noi ci siamo".

Raffaele Manca, uno dei rappresentanti del comitato nato in difesa del presidio ospedaliero del Guilcier, sottolinea: "L'approvazione regionale dell'atto di Ridefinizione della Rete Ospedaliera della Sardegna, comprensiva anche di una specifica e articolata configurazione delle strutture del Delogu di Ghilarza e del Mastino di Bosa, ha determinato la fine del progetto politico, a lungo e da più parti coltivato, del necessario consolidamento e rafforzamento dell'ospedale di Oristano attraverso il progressivo svuotamento e l'estinzione delle funzioni 'ospedaliere' storicamente ricoperte dalle due realtà periferiche. La strategia del pesce grande che mangia i pesci piccoli ha imperversato soprattutto negli ultimi anni e anche nel periodo più recente, registrando protagonismi di diversa natura, anche interni al pur piccolo mondo della sanità oristanese, e causando conflitti aspri seppure non sempre aperti e manifesti".

Manca evidenzia dunque: "Adesso, però, che il pesce grande di casa nostra ha incontrato nel mare regionale pesci ancora più grandi, aggressivi e voraci è arrivata, forse, l'ora della temperanza e della saggezza. Può essere proprio questo, finalmente, il tempo di una programmazione sanitaria plurale, responsabile, rispettosa ed equilibrata che non solo tolleri e sopporti ma riconosca e abiliti pienamente la funzione indispensabile dei due filtri territoriali che, a Ghilarza e a Bosa, possono alimentare e sostenere con convinzione e con forza la realizzazione condivisa di un DEA provinciale, di primo livello e di qualità, nel S. Martino di Oristano".

Nei giorni scorsi il comitato aveva messo in atto azioni di protesta oltre che a Ghilarza anche ad Oristano.
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