La guerra tra Dorgali e Baunei sul gioiello del Golfo di Orosei, Cala Mariolu, non si placa. E ora spuntano anche le armi, nel senso che nella spiaggia spuntano i barracelli armati per far rispettare le norme imposte dalle ordinanze del Comune di Baunei.

I controlli - «In questi giorni di pienone ferragostano il controllo degli sbarchi nelle spiagge della costa di Baunei è un lavoro molto complicato e nel caso di Cala Mariolu - Ispuligidenie, come barracelli espletiamo il servizio armati, in qualità di agenti di polizia giudiziaria, e applichiamo sanzioni amministrative e penali nelle materie di competenza su richiesta del sindaco». Antonio Murru, 38 anni, comandante della compagnia barracellare di Baunei, consapevole che un uomo con un fucile in spalla sul pontile non sia un'immagine turisticamente attraente, ci tiene a sottolineare quanto sia diventato complicato gestire il contingentamento e il distanziamento sociale al tempo del coronavirus nell'arenile più desiderato della costa di Baunei. Spiaggia a numero chiuso già da qualche anno - fino al 2019 erano 1000 le presenze massime consentite contemporaneamente - nella stagione del virus l'ordinanza del sindaco di Baunei Salvatore Corrias, legata alle misure anti Covid-19, ha portato ad appena 650 il numero dei bagnanti ammessi. Numero che in questi giorni di pienone rischia di essere superato in ogni momento della giornata.

A vigilare ci sono gli addetti alla balneazione del Comune, che faticano non poco a gestire le operazioni di sbarco e imbarco sul pontile metallico, recentemente riaperto al pubblico dopo mesi di chiusura dovuti alle operazioni di collaudo della struttura. E durante la giornata non sono pochi i momenti di tensione tra i vigilantes e i tanti operatori nautici che inseriscono Cala Mariolu negli itinerari delle minicrociere lungo la costa baunese. «I problemi di carico antropico sono enfatizzati dall'emergenza Coronavirus e il nostro intervento ha l'obiettivo di ridurre al minimo il rischio di contagio - continua Murru - ieri, ad esempio, in spiaggia c'erano turisti brasiliani, australiani e russi per i quali il Comune di Baunei non può adottare alcuna misura se non quella della prevenzione con l'utilizzo della mascherina e del distanziamento sociale; riceviamo costantemente lamentele per le troppe persone che affollano contemporaneamente l'arenile».

Dorgali - Una situazione che crea sconcerto e preoccupazione fra gli operatori marittimi di Cala Gonone per quella che viene vista come una vera e propria militarizzazione di Cala Mariolu: «Non si capisce in che modo l'esigenza legittima di imporre il numero chiuso richieda la presenza dei fucili a canne mozze», dichiarano. La polemica sugli sbarchi a Mariolu, che sembrava essersi disinnescata con l'apertura della spiaggia alle motonavi, utilizzando il pontile, rischia di avere nuovi strascichi a cause delle numerose presenze turistiche concentrate nella settimana di Ferragosto.

Giampaolo Porcu

Alessandro Spanu

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