Antonello Domenico Cabras, 58 anni di Torpè, è un medico affermato: è Responsabile della S.S. di Emopatologia presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Una vita per il prossimo e per la medicina, con anni di assistenza e ricerca anche in Germania.

Un luminare quindi, che suo malgrado, durante la vacanza a Torpè, si è trovato al centro di una vera e propria caccia all'untore. E non solo, anche la fuga di notizie riservate da parte di qualche istituzione.

A Torpè nei giorni scorsi una persona è risultata positiva al SarsCov2. In diversi, sui social e su whatsapp, hanno immediatamente scatenato la caccia alle streghe, e dopo qualche ora si è addirittura saputa l'identità della persona coinvolta, in un crescendo wagneriano di maldicenze.

Tanto che Cabras è stato costretto ieri a scrivere un lungo post su facebook, visto che la persona positiva e al centro della discussione era proprio l'anziana madre, cosa che oramai era diventata il segreto di Pulcinella, in paese e nel territorio.

"Sono molto amareggiato - spiega il dottor Antonello Domenico Cabras -. Le cattiverie e illazioni sono state talmente tante che ho dovuto scrivere un lungo pezzo sui social. Uno sfogo ma soprattutto una doverosa puntualizzazione. Qualcuno ha accusato me di avere portato il virus da Milano. Cosa incredibilmente falsa, visto che dopo la positività di mia madre io, le mie due sorelle, i miei nipoti, la badante di mamma e i dipendenti di mia sorella siamo stati sottoposti a tampone: tutti negativi.Il che significa che mia madre ha subìto il contagio da fonte esterna, pur essendo difficile risalire al contesto, considerato che mia madre esce di casa rarissimamente".

"La cosa che mi addolora - continua il medico - è la cattiveria gratuita di alcune persone, il crescendo odioso di morbosità indagatoria e persecutoria. Perche prendersela con me e con mia madre, peraltro già malata? Ma c'è anche un'altro quesito importante da risolvere: chi ha diffuso la notizia che mia madre fosse positiva? Sono pochi i soggetti che potevano saperlo e qualcuno invece ha fatto trapelare la notizia, dando inizio a cattiverie inaudite che hanno colpito profondamente me e la mia famiglia".

"Auspico - conclude - e attendo che le competenti Autorità, ciascuna nel proprio ambito di competenza, si attivino senza indugio al fine di verificare se taluno degli Enti o soggetti destinatari dell'informativa da parte dell'autorità sanitaria, abbia 'pubblicizzato' la notizia della positività al Covid di mia madre, in tal modo violando palesemente la normativa vigente in materia di doverosa tutela della privacy. In caso affermativo provvedendo ad applicare tutte le sanzioni del caso."

Il sindaco di Torpè Omar Cabras, parente tra l'altro del medico, precisa sull'argomento: "Siamo vicini alla famiglia e stiamo facendo il possibile per il paziente Covid. Da parte nostra affermo che non c'è stata nessuna fuga di notizie".
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