Arrestato un allevatore di Orani per un tentato omicidio avvenuto il 15 marzo 2020 ai danni di un altro allevatore di 40 anni in località Nurdole.

A finire in manette è Andrea Sedda, 29 anni. Prese di mira la vittima al crepuscolo, mentre a bordo del suo fuoristrada stava rientrando in paese dall'ovile, percorrendo una strada sterrata che costeggia la 131 Dcn. Sedda sparò tre colpi di fucile a pallettoni che raggiunsero il veicolo, uno attraversò il parabrezza passando a pochi centrimetri dal volto della vittima.

I carabinieri nel corso dei riscontri sulla scena del crimine hanno repertato un bossolo calibro 12 esploso durante l'attentato e il 30 aprile hanno effettuato vaste perquisizioni e rastrellamenti su aree rurali e boscate nella zona del tentato omicidio, e in particolare nelle proprietà dei Sedda. Di qui il ritrovamento e il sequestro di due fucili calbro 12 con matricola abrasa e l'arresto di Angelo Sedda, 37enne fratello di Andrea, che li stava occultando nella vegetazione.

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All'esito degli accertamenti uno dei fucili è risultato essere quello che ha sparato nell'attentato all'allevatore. Il movente, come spesso accade, è riconducibile a vecchie liti giudiziarie e a questioni attinenti terreni e pascoli della vittima appetibili per i Sedda.

Andrea Sedda è così finito in carcere per i reati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma clandestina nonché possesso illegale di munizioni. Si trova ora nel carcere di Badu e Carros. Angelo Sedda, arrestato per il possesso di armi illegali clandestine il 30 aprile, è ancora ai domiciliari.

(Unioneonline/L)
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