Le fiamme si sono sviluppate quando erano circa le 23 di ieri sera. I Vigili del fuoco sono intervenuti per estinguere il rogo nella veranda esterna di un bar a Siniscola.

Sul pavimento e sulla porta d'ingresso del locale sono state in seguito ritrovate delle tracce di liquido infiammabile.

L'attività appartiene al sindaco del paese, Gian Luigi Farris. Lievi i danni riportati dalla struttura grazie al tempestivo intervento dei pompieri.

Sul posto i carabinieri e la polizia.

Su quanto accaduto è intervenuto anche il presidente della Regione: "Un atto vile - ha detto Christian Solinas - che si aggiunge ad una lunga serie di minacce e attentati di cui il sindaco, in passato, è rimasto vittima. Sono certo che la mano dei violenti - ha aggiunto - non sarà in grado di fermare gli amministratori onesti che ogni giorno, tra mille sacrifici, prestano la loro opera per il bene delle comunità. Confidiamo in una rapida indagine che assicuri i colpevoli alla giustizia, e assicuriamo l'impegno della Giunta regionale al fianco delle amministrazioni locali".

Intanto il primo cittadino ha rilasciato alcune dichiarazioni: "A qualcuno non piacciono le regole ma io vado avanti con legalità e onestà: finché ci sarò io le regole ci saranno sempre". E ha poi spiegato che oggi "alle quattro ho aperto come sempre l'attività, io non mi faccio intimidire. Certo è che atti di questo genere ci fanno interrogare sui problemi dei nostri paesi. Io sono in trincea: qui stanno succedendo cose gravissime, come la pubblicazione sui social di falsità che riguardano l'attività dell'amministrazione. Falsità - ricorda il sindaco - per cui ho già depositato quattro denunce ai Carabinieri nei confronti di altrettante persone che le scrivono pubblicamente".

Una delle "leggende" circolate sui social è relativa alla diceria per cui il primo cittadino assuma in Comune persone di sua conoscenza.

"Purtroppo - dice il sindaco - qualche mente debole ci crede e fomenta gli animi sui social".

LA SOLIDARIETÀ - Attestati di solidarietà al sindaco arrivano anche dai senatori sardi.

"Il primo cittadino è nuovamente oggetto di atti di barbarie e vigliaccheria che nulla hanno a che vedere con la lotta politica - afferma la senatrice della Lega Lina Lunesu - chi pensa di intimidire e interferire con la vita istituzionale delle comunità locali usando metodi evidentemente terroristici, deve essere isolato e perseguito senza cedimenti o tentennamenti: rinnovando la mia vicinanza al sindaco Farris, confido che le forze di polizia e gli inquirenti assicurino alla giustizia in tempi rapidi quanti, mestando nel torbido, si pongono ai margini della vita democratica della nostra Isola e più in generale del nostro Paese".

Per il collega del M5s Emiliano Fenu, quello subito da Farris è "un atto inqualificabile da condannare con fermezza, senza nessuna scusante o remora", come in generale lo sono "le logiche della violenza e dell'intimidazione". Fenu fa notare come l'episodio non faccia altro che "destabilizzare un territorio già in difficoltà".

(Unioneonline/s.s.-D)
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