I tabulati telefonici sono già sul tavolo del pubblico ministero Nadia La Femina e raccontano le ultime drammatiche ore di vita dell'avvocato Salvatore Manca, meglio conosciuto come Cicino, morto la mattina del 22 agosto nel Pronto soccorso dell'ospedale di Olbia. Nello smartphone di Manca (61 anni, di Sassari) ci sono informazioni che potrebbero risultare decisive per ricostruire le 17 ore trascorse in una stanza isolata dell'ospedale Giovanni Paolo II. Un periodo di tempo lunghissimo durante il quale il paziente non solo si sarebbe reso conto della sua gravissima condizione, ma avrebbe anche ripetutamente implorato aiuto per i dolori al torace, arrivando a chiedere l'intervento dei Carabinieri. Nel fascicolo aperto a carico di ignoti per omicidio colposo, c'è un elenco di persone che hanno parlato per telefono con Manca (anche poche decine di minuti prima del decesso), tutte testimomi dell'inchiesta. La Procura di Tempio, stando a indiscrezioni, partirà proprio da orari e destinatari delle telefonate per verificare circostanze decisive del caso.

Disperato

La drammatica storia di Manca inizia a Portobello di Gallura (Aglientu) intorno alle 16 del 21 agosto scorso. Colto da un malore (lancinanti dolori a petto e vomiti) il professionista viene trasferito in ambulanza a Olbia, dove cessa di vivere la mattina del 22. Stando ai primi risultati dell'autopsia (effettuata dopo la riesumazione del corpo di Manca) la causa del decesso è una dissecazione artica. La Procura di Tempio sta verificando se il legale è morto a causa di una presunta mancata diagnosi della patologia. Stando alle indagini si qui effettuate e ad un esposto presentato alla Procura di Tempio dall'avvocato Sebastiano Tola (legale dei familiari della vittima), Salvatore Manca avrebbe percepito chiaramente di essere in una situazione ad altissimo rischio. Parlando al telefono con alcune persone, avrebbe detto di avere chiesto più volte l'intervento dei medici per i dolori al petto. C'è un'altra circostanza, ancora tutta da dimostrare, sulla quale si sta concentrando l'attenzione della Procura. Manca avrebbe detto al telefono che la ragione dell'isolamento al quale era sottoposto, erano le misure anti Covid. Il legale era stato sottoposto a tampone, il cui esito sarebbe arrivato solo nel pomeriggio del 22 agosto, quindi dopo il decesso.

Il giallo delle chiamate

Nei tabulati in possesso della Procura di Tempio, ci sono alcune telefonate che il legale avrebbe ricevuto da utenze fisse diverse dal quelle dei familiari. In particolare alcune chiamate, durate diversi minuti, sono arrivate all'utenza di Manca la mattina di sabato 22 agosto. Non è escluso che qualcuno, forse anche personale medico, consapevole della gravità della situazione, abbia deciso di sentire direttamente il paziente. Tutti fatti sui quali stanno cercando di fare luce il procuratore Gregorio Capasso e la pm Nadia La Femina. Non è esclusa una nuova consulenza medico legale dopo i risultati dell'autopsia.

Andrea Busia

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