Ormai non si fidava più delle misure anti Covid adottate negli Stati Uniti e per le sue condizioni di salute, Richard John Howard, 56 anni, agente di borsa, è una persona a rischio. Così ha scelto la Sardegna e Olbia per trasferirsi con la sua famiglia. Il soggiorno di quattro mesi nell'Isola, però, è iniziato malissimo. Lo statunitense mercoledì mattina è sceso da un aereo e poi si è diretto all'uscita dell'aeroporto Costa Smeralda. Lo stavano aspettando per i controlli, i finanzieri del Comando di Olbia con i colleghi dell'Unità cinofila. Il consulente finanziario è stato arrestato alla fine di un'accurata perquisizione, nel suo bagaglio sono stati trovati 140 grammi di marijuana, 30 grammi di funghi allucinogeni, un grammo di metanfetamina e 30 "francobolli" Lsd. Howard è stato trasferito nella caserma del Comando gruppo delle Fiamme Gialle di Olbia e poi portato in carcere in attesa delle decisioni della magistratura. A quanto pare, oggi comparirà davanti al gip del Tribunale di Tempio, Caterina Interlandi, per la convalida dell'arresto.

Insospettabile

Lo statunitense non ha fornito spiegazioni convincenti sulla presenza della droga nella sua valigia. L'ultima parola, però, spetta al giudice, al quale potrà fornire la sua versione dei fatti. Di sicuro, l'uomo è arrivato a Olbia dopo un viaggio, con diversi scali intermedi, iniziato a Chicago. L'aspetto singolare del caso è che in nessuno degli aeroporti dove l'americano è transitato, sono state controllate borse e valigie. Il consulente è il classico insospettabile, se a Olbia i finanzieri si sono occupati di lui, è perché i cani dell'Unità cinofila hanno segnalato la presenza di sostanze stupefacenti nel bagaglio. L'uomo avrebbe detto di utilizzare la droga per curare le patologie dalle quali è affetto. Risposte che non hanno convinto gli investigatori, ma dalle indagini sin qui effettuate non emerge che l'uomo sia uno spacciatore, tantomeno un trafficante di droga.

Andrea Busia

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