Con l'acquisto di 173 tablet, e 45 precedentemente consegnati, l'Istituto superiore Attilio Deffenu ha aggirato l'ostacolo del divario digitale, consentendo agli studenti sprovvisti degli strumenti, di partecipare alla didattica a distanza.

Comprati grazie ai fondi della Fondazione di Sardegna, già nelle disponibilità dell'Istituto, a quelli derivanti dai PON, e a quelli trasferiti dal MIUR, e distribuiti dalle squadre della protezione civile territoriale, "la consegna dei tablet ai nostri ragazzi, dopo un'indagine conoscitiva per sondare la carenza, ha consentito di superare le differenze di accesso alla conoscenza", ha detto l'insegnante di Italiano e storia del Deffenu, Marco Navone.

Nonostante permangano le criticità legate alla copertura di rete, a macchia di leopardo, che coinvolgono tanti studenti, le lezioni on line procedono a pieno regime e "la didattica da remoto, seppure in un momento drammatico - ha concluso Navone - ha permesso ai ragazzi di compiere dei grandi passi avanti con la tecnologia, finora limitata all'utilizzo dello smartphone: gli effetti di questa metodologia d'insegnamento, del tutto sperimentale, si vedranno in futuro".
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