"E vai! Viva gli animali".

"Quando si hanno le armi può succedere che a morire non sia sempre l'animale".

"Sono i rischi, avrebbe fatto meglio a stare a casa con la famiglia a mangiare la polenta".

E ancora: "È uscito da casa per uccidere ed è stato ucciso".

"Chi agisce senza capire chi c'è dietro quegli occhi spauriti, senza accettare che dentro loro c'è un cuore che batte proprio come il nostro, è soltanto un vile".

Sono solo alcuni dei commenti alla notizia della tragica morte di Andrea Altea, assessore 43enne del Comune di Aggius, morto nel corso di una battuta di caccia al cinghiale in campagna.

Ad essergli fatale, una fucilata, che non gli ha lasciato scampo.

La notizia ha suscitato estremo cordoglio nel paese, dove Altea era molto conosciuto e stimato.

Commenti all'insegna della solidarietà e della vicinanza alla famiglia sono stati espressi anche sui social.

Ma non da tutti. Non sono mancati, infatti, commenti critici e in certi casi offensivi da parte degli animalisti. Post che hanno suscitato ulteriori reazioni, all'insegna dell'indignazione.

Intanto, procedono le indagini su quanto accaduto. Tutti i compagni di battuta di Altea sono finiti nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto da parte della Procura di Tempio Pausania.

Tutti i fucili sono stati sequestrati e saranno analizzati per capire da quale arma sia partito il colpo accidentale che ha provocato la morte del 43.

Sul corpo verrà eseguita, inoltre, l'autopsia.

(Unioneonline/l.f.)
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