Gli uomini del Corpo forestale hanno messo sotto sequestro la villa del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, indagato per abusi edilizi e falso.

I sigilli apposti alla costruzione, in località Terrata, nel Comune di Golfo Aranci, su disposizione del Gip del Tribunale di Tempio Pausania, Caterina Interlandi, sono la conseguenza delle indagini condotte sulla base di una denuncia per presunti abusi edilizi.

Secondo il procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, il primo cittadino ed ex parlamentare di Forza Italia avrebbe cambiato destinazione d'uso del seminterrato, trasformandolo da cantina a cucina, e avrebbe costruito la villa in un terreno vincolato dal rischio idrogeologico.

Stando all'ipotesi della Procura, le presunte violazioni non riguarderebbero soltanto il cambio di destinazione d'uso del seminterrato della villa, ma anche il vincolo idrogeologico che, sempre secondo il pm, ricade su tutta l'area, in prossimità della località.

Nizzi, difeso dagli avvocati Sergio Deiana e Leonardo Salvemini, ha sinora respinto le accuse e ha presentato ricorso al tribunale del Riesame per il dissequestro della villa.

Nell'inchiesta sulla struttura sono coinvolte altre tre persone.

Si tratta di Luigi Guerri, titolare della società che ha eseguito i lavori, del direttore del cantiere, Giovanni Antonio Spano e del progettista Giorgio Derosas.

Nizzi si è difeso ai microfoni de "L'Unione Sarda": "Sto vivendo un incubo da una settimana, i lavori sono in regola, i documenti lo chiariranno. Ho piena fiducia nella magistratura''.

(Unioneonline/F)
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