Ogni anno la Sardegna deve fare i conti con i "ladri di sabbia". Quelli che la rubano dagli arenili, insieme a sassi e conchiglie, per portarsi tutto a casa come "souvenir" del viaggio o come semplice "ricordo" di una gita.

Per fronteggiare questi comportamenti è nata una nuova intesa tra l'Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Olbia), l'Enac, la Geasar - la società di gestione dell'aeroporto di Olbia -, la Regione Sardegna e il Corpo forestale. Nel protocollo siglato c'è l'impegno per la creazione di un coordinamento per tutelare l'ambiente costiero e l'arenile. Tutto ciò che viene ritrovato e sequestrato deve tornare dove è stato preso.

Quindi ogni volta che sabbia, conchiglie e sassi vengono trovati in possesso di qualcuno ai varchi dell'aeroporto Costa Smeralda saranno confiscati e custoditi da Geasar. L'Enac inoltre coordinerà anche il recupero del materiale ai controlli di sicurezza degli imbarchi.

Infine l'Area marina protetta si occuperà del riposizionamento in spiaggia.

(Unioneonline/s.s.)
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