Il Fifa Gate ha anche un filone sardo, perché insieme a Michel Platini e Sepp Blatter, la storia della presunta assegnazione pilotata dei campionati del mondo di calcio 2022 ha travolto anche l'ex segretario generale della Fédération Internationale de Football , il francese Jerome Valcke.

Per un aspetto cruciale e molto appetibile, ossia l'assegnazione dei diritti televisivi del Mondiale.

In queste ore, dopo il fermo di Roi Michel , si parla della cena parigina conclusa con l'accordo (al centro dell'inchiesta la procura anti-corruzione di Nanterre) che prevedeva i Mondiali al Qatar e in cambio (come contropartita per la Francia) l'acquisto del Paris Saint-Germain da parte dei qatarini e la creazione di un network globale di canali sportivi, BeIN Spors.

E proprio la vicenda successiva del colosso tv qatariota, controllato da BeIN Media Group, porta in Sardegna.

Due anni fa, i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Sassari e agenti della polizia svizzera acquisiscono documenti in studi professionali di Olbia, Tempio e Porto Cervo e poi eseguono il sequestro di Villa Bianca, appartenuta in passato a Lele Mora.

Secondo la Procura di Berna, la proprietà della residenza da 7 milioni di euro, nel cuore della Costa Smeralda, è riconducibile al presidente del Paris Saint-Germain, Nasser al Khelaifi, figura chiave nel ristretto gruppo di potere dell'emiro del Qatar, Al Thani e soprattutto presidente e amministratore delegato di BeIN Media Group.

La villa in Costa Smeralda, dicono gli investigatori svizzeri, è stata messa a disposizione di Jerome Valcke per convincerlo ad assegnare i diritti televisivi del Mondiale 2022 proprio al network televisivo qatariota.

E così il cerchio si chiude. Ma i magistrati svizzeri, chiesta e ottenuta una rogatoria internazionale, vogliono anche i nomi di chi ha reso possibile un passaggio di proprietà mascherato.

Perché, Villa Bianca, secondo gli investigatori elvetici, sarebbe stata data in locazione a Valcke ma, in realtà, era diventata sua.

Alcuni professionisti di Tempio, Arzachena e Olbia hanno saputo, così, di essere sotto controllo da tempo. Le autorità svizzere erano in possesso di email, documenti e conoscevano il contenuto di conversazioni private. Una spy story sarda dentro il pasticcio mondiale Fifa.

Andrea Busia

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