È stato rimesso in libertà dai giudici della Corte d'Appello di Sassari, in attesa di accurate verifiche sulla sentenza di condanna, l'olbiese Mauro Degortes, arrestato nei giorni scorsi a Tempio su richiesta delle autorità francesi.

L'uomo, 53 anni, è destinatario di un mandato di cattura internazionale, la Corte d'Assise di Nantes lo ha condannato a vent'anni di carcere (sentenza del 6 novembre del 2000) per due rapine a mano armata commesse alla fine del 1989 e nei primi mesi del 1990.

Oggi Degortes, assistito dagli avvocati Giampaolo Murrighile e Giommaria Uggias, è comparso davanti ai giudici della Corte d'Appello di Sassari (presidente Plinia Azzena) per la prima udienza del procedimento di estradizione.

L'uomo, visibilmente scosso e provato, ha detto di non sapere nulla delle rapine e del processo celebrato a Nantes e concluso con la sua condanna. Non solo, Degortes sostiene di non essere mai stato a Nantes.

I giudici, su richiesta dei difensori, lo hanno rimesso in libertà e hanno disposto l'obbligo di firma (una volta alla settimana) negli uffici della caserma dei Carabinieri del Reparto territoriale di Olbia. In attesa dell'acquisizione della sentenza della Corte d'Assise di Nantes.

L'avvocato Giampaolo Murrighile ha dichiarato: "Ora chiederemo al ministero della Giustizia che venga bloccata la procedura di estradizione".
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