Approvata all'unanimità, dalla Commissione speciale per il riconoscimento dell'insularità - presieduta da Michele Cossa, dei Riformatori - la proposta di legge nazionale sulle "Misure straordinarie finalizzate alla compensazione dei costi dell'insularità della Sardegna".

Il testo, composto da un unico articolo, ha l'obiettivo di riequilibrare il deficit di Pil della Sardegna, che l'Istituto Bruno Leoni ha calcolato ammonti a 5.700 euro pro capite l'anno, attraverso l'istituzione di un "Fondo per il riequilibrio e lo sviluppo della Sardegna".

Tale fondo verrà alimentato dai finanziamenti pluriennali dell'Unione europea e dello Stato per le politiche di coesione e di riequilibrio delle regioni svantaggiate, marginali e insulari, mentre il fabbisogno complessivo annuale sarà determinato dal "Piano pluriennale complessivo per il riequilibrio e lo sviluppo", presentato e aggiornato annualmente dalla Regione Sardegna.

Il Piano, inoltre, spiega una nota, "sarà predisposto e aggiornato sulla base dei criteri, indirizzi e linee guida, a contenuto tecnico-scientifico, redatti da un apposito Organismo Tecnico Paritetico (OPT), composto da sei membri di cui tre nominati dal Governo e tre nominati dalla Regione di elevata e comprovata competenza".

La Commissione ha deciso di avviare la collaborazione con l'Università di Cagliari, attraversi un'apposita convenzione, che si occuperà delle azioni preparatorie per la costituzione del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) propedeutico alla costituzione della Macroregione del Mediterraneo occidentale.

Infine si è stabilito di sentire in audizione l'assessorato dei Lavori pubblici sugli interventi infrastrutturali previsti per il meridione dalla legge finanziaria varata a dicembre dalle Camere.

(Unioneonline/s.s.)
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