Prosegue la "battaglia" della Sardegna contro l'epidemia di coronavirus. Dall'Ogliastra è iniziato lo screening di massa voluto dalla Regione e sono già 14mila i test effettuati, che hanno permesso di individuare una cinquantina di casi di positività al Covid-19.

Allo stesso tempo, continua anche la campagna vaccinale, con priorità per ora al personale sanitario, anche se a rilento.

Con poco meno di un migliaio di dosi somministrate (pari al 7,5% di quelle disponibili), l'Isola è infatti in coda alla classifica nazionale, dominata dal Lazio (dove sono state somministrate il 61,7% delle dosi) e da Veneto e Toscana (oltre il 55%).

Dietro alla Sardegna solo Calabria (5,3%) e Molise (1,7%).

Intanto, mentre nell'ultimo aggiornamento (I dati) si sono registrati altri 177 contagi e quattro morti, con un incremento dei ricoveri in ospedale, l'opposizione in consiglio regionale - Pd e M5S - polemizza, definendo "dannosa" la campagna di screening lanciata in concomitanza con l'avvio delle vaccinazioni, in quanto queste ultime rischiano di essere rallentate.

Per il capogruppo dem Gianfranco Ganau, infatti, "uno screening ha senso solo se viene fatto in pochissimo tempo e su tutta la popolazione".

Per il governatore Solinas, al contrario, la campagna "Sardi e sicuri" rappresenta "un'importante azione di contrasto al virus" in grado di "spezzare la catena di contagi e ridurre significativamente la circolazione virale".

"La partecipazione allo screening - ha aggiunto Solinas - è un atto di solidarietà e responsabilità ai quali sono certo che i Sardi non faranno mancare la loro adesione".

(Unioneonline/l.f.)

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