L'ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna ha reso i terreni improduttivi per anni.

Lo dicono con certezza gli esperti agronomi e forestali del Conaf: "Le immagini, giustamente, mostrano i centri cittadini devastati dalle acque, ma paradossalmente i danni agli edifici sono i più facilmente sanabili, sia in termini di tempo che di fattibilità".

Nei terreni agricoli alluvionati invece, afferma Luigi Ledda, presidente della Federazione sarda dei dottori agronomi e forestali "si conteranno danni di almeno tre tipi, con conseguenze che si protrarranno a lungo. Il primo è l'erosione e, quindi, la perdita per sempre di suolo fertile trasportato altrove, quando per formarne un 1 cm servono dai 100 ai 1000 anni. Il secondo è il deposito di pietrisco che trasforma la granulometria e la composizione del terreno coltivato in un'area inagibile e inutilizzabile".

Infine, "il terzo è l'inquinamento dovuto alla tipologia dei materiali depositati dalle acque passate attraverso i centri abitati o comunque di origine non nota, che renderà le superfici prima fertili in potenzialmente inquinate anche da avanzi di cemento, plastiche e metalli".

"I dottori agronomi e forestali conoscono le aree interne del Paese e sappiamo di poter dare un grosso aiuto sia al Dipartimento di Protezione Civile, con cui abbiamo recentemente sottoscritto un protocollo a livello nazionale, sia alle regioni e agli enti locali - dichiara Sabrina Diamanti, Presidente Conaf -. Con le nostre competenze professionali possiamo aiutare a prevenire e programmare interventi a tutela delle persone, delle aziende agricole e del territorio. La prevenzione del dissesto idrogeologico è un'altra di quelle azioni che si deve sviluppare facendo squadra, non rimandando più una corretta pianificazione e gestione del territorio. Per esempio, nella redazione Piani di Assetto idrogeologico spesso si trascura il ruolo delle coltivazioni più adatte nelle aree di vincolo o quali sono le più utili destinazioni d'uso dei terreni per coniugare le esigenze di tutela delle persone con le attività delle imprese agricole".

(Unioneonline/D)
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