In Sardegna scatta l'allarme rosso per le terapie intensive. Come sottolineato dalla Fondazione Gimbe, che certifica l'andamento del coronavirus settimanalmente, nonostante i segnali di rallentamento dell'epidemia, il livello di saturazione di ospedali e terapie intensive è stato superato in più di di terzi delle regioni, compresa l'Isola.

Criticità che riguardano i posti letto: quelli occupati dai contagiati sono passati dal 37 per cento al 40, quando la soglia stabilita dal ministero della Salute è del 30 e la media in Italia è del 43 per cento. Si tratta di un indicatore fondamentale perché anche su questo si basa la classificazione delle realtà regionali per le contromisure da adottare contro il Covid.

In Sardegna, tra il 18 e il 24 novembre, è emerso che 4 posti letto su 10 sono occupati da pazienti affetti da coronavirus. Sotto la soglia d'allerta invece il numero di posti letto nelle aree mediche che sono occupati da pazienti Covid: il 34% (la media in Italia è del 51 e il limite da non raggiungere, sempre secondo il ministero della Salute, è quello del 40 per cento).

"I pazienti Covid purtroppo - ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - stanno 'cannibalizzando' progressivamente i posti letto di altri reparti, limitando la possibilità di curare pazienti con altre patologie e determinando il rinvio di prestazioni non urgenti, interventi chirurgici inclusi"

In Sardegna ieri si sono registrati 405 nuovi casi di coronavirus e altre 5 vittime (QUI IL BOLLETTINO COMPLETO).

(Unioneonline)

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