Che arriveranno presto nuove restrizioni è scontato, ma secondo indiscrezioni non sarà un lockdown totale quello a cui ricorrerà Christian Solinas per frenare l'andamento dei contagi in Sardegna.

Lo "stop&go", così lo ha chiamato il presidente della Regione Sardegna, consisterà in una serie di provvedimenti mirati, concordati con il Comitato tecnico scientifico e condivisi con il governo Conte e con le opposizioni in Consiglio regionale.

Regole rigide ma non un lockdown totale. Per venerdì mattina alle 11 Solinas ha convocato un vertice con il Comitato tecnico scientifico a cui prenderanno parte anche i capigruppo in Consiglio, di maggioranza e opposizione.

Un'altra incognita riguarda la tempistica. Le nuove restrizioni infatti potrebbero arrivare nel weekend o la prossima settimana, dopo il regolare svolgimento delle elezioni comunali che riguardano 160 comuni dell'Isola.

A frenare Solinas potrebbe essere stata proprio la Lega. "Il momento che stiamo vivendo, l'andamento della curva dei contagi e la gravosa pressione esercitata sui presidi ospedalieri, spinge tutte le forze politiche a fare una seria e profonda riflessione circa le azioni utili da intraprendere a tutela della sicurezza sanitaria", dichiara in una nota il capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale.

"Il nostro partito - sottolinea Giagoni - condivide la preoccupazione espressa dal presidente e abbiamo apportato il nostro contributo mirando al mantenimento di alcuni punti fermi: contingentare le presenze sui mezzi di trasporto pubblici, per studenti e non solo, e non precludere a nessun cittadino la possibilità di recarsi alle urne in sicurezza. Chiediamo azioni tempestive ma non eccessivamente restrittive".

(Unioneonline/L)
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