Non solo Cagliari. Lo sciopero degli studenti sardi per la calca sui pullman si allarga e coinvolge anche la Marmilla e il Medio Campidano.

Una protesta che vede le famiglie d'accordo con i figli. A Sanluri molti alunni non sono entrati a scuola alla prima ora: qualche mamma, preoccupata per l'assenza, li ha riportati in classe nelle ore successive.

Ma la protesta ormai è partita. "Uno sciopero generalizzato per cercare di sensibilizzare le istituzioni a una problematica piuttosto grave in questo periodo", è l'accorato appello di un genitore.

Si chiede il ritorno alla didattica a distanza: tanti i pendolari che quotidianamente viaggiano verso Sanluri da Ussaramanna, Turri, Barumini, Villamar, Tuili, Pauli Arbarei, Lunamatrona.

Condizioni di viaggio insostenibili: "Una roulette russa - si lamenta un papà -, la capienza dei bus che da protocolli dovrebbe essere dell'80% spesso arriva al 200%. Non si garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza, anche perché spesso i ragazzi sono costretti a sedersi gli uni sugli altri, mancano anche i posti in piedi".

"Una battaglia per la salute dei nostri ragazzi e di conseguenza dei nostri piccoli paesi, dove eventuali focolai dovuti a questa negligenza rischiano di abbassare notevolmente la popolazione che è composta prevalentemente da persone anziane", conclude il genitore.

Una protesta silenziosa, senza cortei o manifestazioni, i ragazzi restano a casa.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata