L'opposizione difende i sindaci attaccati dall'assessore alla Sanità Mario Nieddu. "Molti comuni hanno espresso forte preoccupazione per la diffusione del virus e la Giunta regionale che fa? Se la prende con i sindaci", fa notare Massimo Zedda (Progressiti). Ma la Regione - aggiunge l'ex sindaco di Cagliari - "mette in campo azioni di supporto in quei Comuni potenziando i presidi territoriali? No. Mette a disposizione gli agenti del corpo forestale, per un ausilio nei paesi più a rischio? No".

L'unica cosa che fa - attacca - "è insultare, polemizzare e scaricare responsabilità, negando lo spirito di leale collaborazione". Oltretutto, "in molti Comuni il corpo della polizia municipale è composto da uno o due agenti: a Santu Lussurgiu c'è un agente e mezzo, uno a 36 ore e un altro a 18 (a tempo determinato), a Tergu nemmeno uno". Quindi, "il presidente della Regione e la Giunta rispettino l'appello del presidente della Repubblica che ha chiesto a tutte le forze politiche e a tutte le istituzioni di lavorare insieme per il bene delle nostre comunità in questa fase difficile per l'intero Paese".

Secondo il capogruppo Francesco Agus "l'assessore continua a negare l'evidenza, affidare la gestione dell'emergenza al caos e fomentare diversivi mediatici per evitare di discutere dei problemi delle possibili soluzioni, oltre a scaricare le responsabilità sugli altri". E, aggiunge, se il nostro sistema è in grado di reggere, "perché gli ospedali stanno arrancando come mai accaduto prima d'ora?". Infine: "I fatti di questi ultimi giorni in Sardegna non sono normali: su questi temi ci confronteremo in Consiglio regionale".

Interviene anche il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani: "L'assessore farebbe bene a occuparsi dei problemi delle strutture sanitarie, senza attaccare in maniera gratuita i sindaci che, in questa fase e con grande senso di responsabilità, stanno affrontando una situazione drammatica senza il supporto della Regione".
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