In Sardegna più di 21 casi di Covid ogni 100mila abitanti. Si tratta dell'indice di incrementi proporzionale al numero dei residenti più alto d'Italia.

A fornire i dati, relativi all'intervallo 19-25 agosto e influenzati dall'alta concentrazione di turisti presenti nell'Isola in questo periodo, è l'ultima analisi della Fondazione Gimbe.

Nel dettaglio, la Sardegna stacca di circa quattro punti Veneto (17,82) e Lazio (17,26) rispettivamente al secondo e al terzo posto. E la Sardegna è anche quinta nella classifica nazionale per numeri di crescita assoluti rispetto alla settimana precedente: più 296 casi.

Davanti ci sono Lazio (677), Lombardia (551), Campania (396) e Veneto (299).

"In soli 7 giorni - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe riferendosi alla situazione nazionale - si sfiora il raddoppio dei nuovi casi totali, non solo per l'incremento dell'attività di testing, ma anche per l'aumento del rapporto positivi/casi testati. Inoltre, si conferma il trend in crescita dei pazienti ospedalizzati con sintomi e, in misura minore, di quelli in terapia intensiva. Queste spie rosse, piuttosto che generare inutili allarmismi, devono infondere una comune consapevolezza sull'andamento dell'epidemia nel nostro Paese al fine di mantenere alta la guardia, sia da parte delle Istituzioni che devono potenziare la sorveglianza epidemiologica, sia da parte dei cittadini chiamati ad attenersi a tutte le misure di sicurezza, senza minimizzazioni di sorta".

Dei 19.714 casi attivi al 25 agosto il 91,8% si concentra in 11 Regioni: 29,4% dei casi in Lombardia (5.787); il 33,4% si distribuisce tra Lazio (2.284), Emilia-Romagna (2.189) e Veneto (2.119); un ulteriore 29% tra Campania (1.164), Piemonte (1.142), Toscana (1.039), Sicilia (947), Puglia (548), Sardegna (463) e Liguria (413). I rimanenti 1.619 casi (8,2%) si collocano nelle restanti 7 Regioni e 2 Province autonome con un range che varia dai 13 della Valle d'Aosta ai 342 dell'Abruzzo.

(Unioneonline/l.f.)
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