Coronavirus che dilaga tra i giovani, con diversi casi tra i turisti e tra coloro che rientrano dalle vacanze, ma c'è anche il caso migranti che tiene banco in Sardegna in relazione all'emergenza Covid.

"Nel centro d'accoglienza di Monastir attualmente ci sono 140 migranti e tra questi 16 sono positivi al coronavirus, la situazione è grave", denuncia Eugenio Zoffili, che ieri assieme ai consiglieri regionali Giagoni, Ennas, Mele e Piras e con l'assessore degli Affari Regionali Valeria Satta ha effettuato un sopralluogo nel centro d'accoglienza.

La gestione della quarantena è andata in tilt, denuncia il sindacato di polizia Siap. Unire gruppi che arrivano in momento diversi sull'Isola nel centro di Monastir causa la diffusione dei contagi, che blocca anche i rimpatri.

Dei 17 nuovi casi di ieri 13 riguardano migranti. Proprio ieri era previsto il rimpatrio di un centinaio di algerini, ma tutto è stato bloccato perché dal secondo tampone eseguito sono saltati fuori una decina di positivi.

"E' necessario un intervento della Regione", sottolinea il segretario generale dei Siap Mauro Aresu.

"Come temevamo, il fatto che non si riesca a tenere separate persone arrivate in tempi diversi provoca contagi a catena, bloccando i rimpatri. Serve anche in Sardegna una nave quarantena. In attesa che arrivi, ci permettiamo di suggerire alla Regione di reperire nel Sulcis strutture idonee e sicure per la quarantena in loco prima del trasferimento a Monastir".

(Unioneonline/L)
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