Turisti americani respinti a ElmasIl Tar: "Potevano entrare nell'Isola"
Il Tribunale ha stabilito che lo spostamento degli investitori Usa era legittimo per motivi di lavoroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Avevano il diritto di entrare in Sardegna gli investitori americani che lo scorso 1 luglio sono stati bloccati all'aeroporto di Elmas e costretti a ripartire.
Lo affermano gli avvocati Corrado Maxia e Marco Porcu, dando conto dell'accoglimento da parte del Tar della Sardegna della richiesta di sospensione del provvedimento presentata dagli stessi legali.
"Il Tribunale amministrativo regionale - spiegano - ha infatti stabilito che era legittimo lo spostamento per motivi di lavoro, e ha dunque concesso la sospensiva al provvedimento eseguito dalla Polizia di Frontiera, alla quale va comunque la stima totale sia da parte nostra che da parte dei nostri clienti".
"Effettivamente - proseguono gli avvocati - l'1 luglio era presente un vuoto normativo, dovuto dalla strana situazione determinata dal Dpcm appena scaduto il 30 giugno e dalla nuova ordinanza del ministero della Salute, recante la data del 30 giugno ma pubblicata solo il 2 luglio. Una situazione di difficile gestione - sottolineano i due legali - che gli agenti hanno comunque gestito cercando di fare il loro dovere nel miglior modo possibile. Da parte nostra e dei nostri clienti resta nei loro confronti la massima stima per il lavoro svolto".
Spetterà dunque agli investitori respinti decidere se tornare in Sardegna per portare a termine i propri affari ora che la strada è stata spianata dalla pronuncia del Tar.
(Unioneonline/F)