"I test sierologici rapidi e qualche tampone per i quattro casi sospetti tra i detenuti del carcere di Uta hanno dato riscontro negativo".

A darne notizia è stata Maria Grazia Caligaris, referente dell'associazione Socialismo Diritti Riforme.

"Nella Casa circondariale Ettore Scalas si può parlare di carcere covid free - spiega l'ex consigliera regionale - un respiro di sollievo per operatori penitenziari, sanitari, detenuti e familiari. Non si può però dimenticare che permangono problematiche sanitarie a cui occorre sempre rivolgere particolare attenzione. L'emergenza covid19 - prosegue - ha fatto passare in secondo piano una complessa realtà sanitaria in cui convivono persone affette da problemi cardiocircolatori, psicologici, psichiatrici, patologie respiratorie, diabetici e con insufficienza renale".

"Il programma di screening - ha evidenziato Luciano Fei, responsabile dell'area sanitaria del carcere e dell'Istituto Penale Minorile - si è concluso positivamente offrendoci garanzie importanti sulla mancata circolazione del coronavirus all'interno della Casa Circondariale. Paradossalmente il timore di poter contrarre un virus così aggressivo e pericoloso ha rivelato un grande senso di responsabilità tra i detenuti, oltre che di tutti gli operatori. Il clima è stato infatti di grande collaborazione e ha permesso di svolgere i test in assoluta sicurezza e serenità. I dati positivi, che abbiamo riscontrato anche nel carcere minorile di Quartucciu, non ci faranno abbassare la guardia, anzi - ha concluso Fei - ma sono uno stimolo ulteriore a fare di più e meglio con il contributo di tutti".

(Unioneonline/l.f.)
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