Celebrazioni in tono minore oggi per Sa die de sa Sardigna. La cerimonia si è svolta nell'aula del Consiglio regionale alla presenza delle autorità regionali politiche e religiose.

L'intervento di Michele Pais (fermo immagine)
L'intervento di Michele Pais (fermo immagine)
L'intervento di Michele Pais (fermo immagine)

In apertura ha parlato Michele Pais, presidente del Consiglio, il quale ha fatto riferimento al "momento di grande difficoltà che vivono l'Isola e il popolo sardo a causa dell'emergenza sanitaria", ricordando che questa giornata "è nata per essere occasione di incontro e confronto in cui la dialettica politica lascia spazio al dialogo costruttivo. Tempi difficili richiedono per tutti uno sforzo unitario".

Presenti in aula (fermo immagine)
Presenti in aula (fermo immagine)
Presenti in aula (fermo immagine)

"Oggi il nemico non si vede - ha detto riferendosi alla pandemia - colpisce uomini e donne, nei luoghi di cura, lavoro e svago, è un avversario difficile da combattere. La Sardegna non è stata risparmiata, anche noi piangiamo i nostri morti e lottiamo quotidianamente per arginare i contagi". E ha rivolto un ringraziamento particolare "a chi opera in prima linea ossia medici e infermieri, operatori e personale che garantisce la sicurezza negli ospedali e nei presìdi sanitari".

Ma si è detto sicuro, in chiusura del suo intervento, che "il popolo sardo saprà vincere questa battaglia".

Monsignor Giuseppe Baturi (fermo immagine)
Monsignor Giuseppe Baturi (fermo immagine)
Monsignor Giuseppe Baturi (fermo immagine)

In aula anche monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari: "L'emergenza - ha sottolineato - è stata una grande lezione di convivenza, che fa di un aggregato di persone un vero popolo libero". Per la grave crisi "si mostrano le conseguenze economiche per larghe fasce della popolazione, quella parte più debole ed emarginata. Ora serve un nuovo inizio, grandi energie spirituali e morali".

Baturi ha aggiunto come la Chiesa anche in Sardegna senta una responsabilità enorme nella sua missione: "Auguro che la celebrazione odierna possa essere ricordata come l'inizio di una nuova amicizia sociale e solidale del popolo di Sardegna, sempre fiero e libero".

È seguita poi una "drammatizzazione" di "Procurade 'e moderare", il componimento rivoluzionario e antifeudale della Sardegna scritto in epoca sabauda da Francesco Ignazio Mannu nel 1794 durante i moti rivoluzionari sardi con un momento musicale accompagnato dal canto e dalle launeddas.

Christian Solinas (fermo immagine)
Christian Solinas (fermo immagine)
Christian Solinas (fermo immagine)

Il presidente della Regione, Christian Solinas, come altri consiglieri ha tenuto il suo intervento in sardo rimarcando l'importanza storica del periodo dei moti e delle nuove sfide di oggi come quella contro il virus, un nemico invisibile che colpisce in particolare gli anziani, richiamando tutti alla necessità di rialzarsi e ricominciare. "La nostra forza è tutti insieme", ha detto.

Il 28 aprile acquista quindi un significato nuovo: "Facciamo appello all'unità del nostro popolo per fermare la catena del contagio".

(Unioneonline/s.s.)

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LE IMMAGINI:

Nell'aula del Consiglio regionale anche un momento musicale
Nell'aula del Consiglio regionale anche un momento musicale
Nell'aula del Consiglio regionale anche un momento musicale
La lettura del componimento
La lettura del componimento
La lettura del componimento
Uno degli interventi
Uno degli interventi
Uno degli interventi
Monsignor Giuseppe Baturi
Monsignor Giuseppe Baturi
Monsignor Giuseppe Baturi
Michele Pais, presidente del Consiglio regionale
Michele Pais, presidente del Consiglio regionale
Michele Pais, presidente del Consiglio regionale
L'Aula
L'Aula
L'Aula
Gianfranco Ganau
Gianfranco Ganau
Gianfranco Ganau
Stefano Fioretti ha seguito la diretta per Videolina
Stefano Fioretti ha seguito la diretta per Videolina
Stefano Fioretti ha seguito la diretta per Videolina
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