Un conto a sei zeri per la gestione di pochi (per fortuna) pazienti Covid nelle strutture private dell'Isola. Un mese fa la Regione ha stipulato una convenzione con il Policlinico di Sassari, il Policlinico città di Quartu e il Mater Olbia per l'assistenza ai malati di coronavirus a supporto della sanità pubblica. Benché da ieri per l'ospedale gallurese la missione possa dirsi conclusa: lo ha annunciato l'amministratore delegato Giovanni Raimondi che ha parlato di dati confortanti sull'epidemia in Sardegna. Nel frattempo, resta la delibera del 26 marzo (e i rimborsi maturati finora) e il dato sui ricoveri effettivi emerso solo due giorni fa durante i lavori della commissione Sanità in Regione. A riferire quanto riportato dai tecnici è stato il Progressista Francesco Agus: sono nove le persone ricoverate tra il Policlinico di Sassari e il Mater Olbia, nessuna di loro è in terapia intensiva, neppure un ricovero a Quartu.

VUORO PER PIENO - La regola è: per il calcolo del rimborso non conta il numero di pazienti ricoverati. La convenzione infatti non si basa sui posti letto realmente occupati ma procede con il principio del "finanziamento per funzione, legato al fatto che la struttura è dedicata all'assistenza di pazienti Covid". Per il pagamento si ipotizza un'occupazione minima dell'80 per cento e a questo si aggiunge un extra giustificato "dalla gravità dell'emergenza" che varia a seconda del reparto: 22% per la terapia intensiva e 30% per la sub intensiva.

I NUMERI - A pagare dovrà essere l'Ats in base al tariffario giornaliero concordato con i privati: 250 euro per un posto letto ordinario, 538 euro per uno in terapia sub intensiva (che con l'aggiunta del 33% diventano 699,40) e 900 euro per un letto in terapia intensiva (calcolando un extra del 22% si raggiungono i 1.098 euro al giorno). La convenzione - salvo modifiche - resterà in vigore fino al 31 luglio (giorno in cui cesserà lo stato d'emergenza). Ora, limitandosi alle due cliniche che finora hanno ricevuto pazienti colpiti da coronavirus, considerando un periodo di un mese e ipotizzando le condizioni minime di pagamento, il conto supera il milione di euro.

IL CALCOLO - In base alla delibera 16 del marzo scorso, l'ospedale gallurese doveva garantire 4 letti di terapia intensiva, 16 in sub intensiva, con la promessa di aprire il reparto di Malattie infettive da 16 posti. Restando ai 20 posti immediatamente disponibili: i 4 di terapia intensiva con un'occupazione all'80 per cento e l'extra valgono 105.408 euro. Quelli in sub intensiva, applicando gli stessi criteri, 268.569,60: per un totale di 373.977,60.

Il Policlinico di Sassari viene accreditato con la delibera 14 del 20 marzo. La struttura di viale Italia dispone di 60 posti letto ordinari, 14 di sub intensiva e 12 di terapia intensiva che in un mese, calcolando anche in questo caso un'occupazione all'80 per cento, fruttano 911.222,4 euro così ripartiti: 316.224 per la terapia intensiva, 234.998,4 per la sub intensiva e 360.000 per la degenza ordinaria. Nessun ricovero è stato segnalato finora alla clinica di Quartu che, tuttavia, con i suoi 40 posti letto ordinari e i 10 di terapia intensiva conta su un finanziamento di 569.400 euro.

I BOLLETTINI - Il tutto senza considerare la spesa per farmaci e dispositivi di sicurezza che dovranno essere pagati dall'Ats attraverso un altro canale. L'accreditamento delle tre strutture private ha lo scopo di far fronte all'emergenza sanitaria in corso e supplire a eventuali carenze degli ospedali pubblici. Fortunatamente i bollettini quotidiani della Regione riferiscono di un numero di ricoveri nettamente inferiore.

Mariella Careddu

© Riproduzione riservata