A Cagliari ha percorso gran parte della sua carriera prima da funzionario e poi da dirigente della Polizia di Stato. Stamattina Giuseppe Giardina ha assunto il comando del Compartimento della Polizia stradale della Sardegna, 300 uomini e donne che hanno il compito di prevenire e reprimere le infrazioni al Codice della strada.

Il dirigente superiore (equivale a generale di brigata, nei gradi militari) Giardina conosce bene la realtà sarda: per nove anni era stato capo di Gabinetto della Questura, prima ancora dirigente della Polizia amministrativa. "La viabilità nell'Isola", premette, "non è sempre nelle condizioni ottimali, ma ripararsi dietro questo concetto non è corretto: alla base degli incidenti stradali mortali e gravi. "quelli che lasciano segni indelebili" li definisce Giardina, "ci sono sempre comportamenti umani sbagliati". Droga e alcool, certo, ma anche troppa leggerezza nella guida, utilizzo degli smartphone per leggere e scrivere sui social network e troppa disattenzione.

"Anche pochi secondi di distrazione del conducente", ammonisce il dirigente della Polstrada sarda in questa videointervista, "possono costare assai caro in termini di sicurezza".
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