Delitto del lago, al via la nuova battaglia giudiziaria. È stata fissata l'udienza per il processo in Corte d'Assise d'Appello per i minorenni del gruppo che la sera dell'11 settembre 2018 uccise Manuel Careddu, il diciottenne di Macomer: il prossimo 27 febbraio si torna in Aula e gli avvocati dei due minorenni stanno già definendo le strategie difensive per cercare di ottenere una rivisitazione della sentenza di primo grado e una riduzione della pena.

La ragazzina e l'altro minorenne (entrambi sono diventati maggiorenni dopo l'omicidio) ai primi di luglio erano stati condannati a 16 anni per omicidio premeditato e soppressione di cadavere dal Tribunale dei minori di Cagliari. Da circa un anno, da quando erano finiti in manette insieme ai maggiorenni del gruppo Christian Fodede, Ricardo Carta e Matteo Satta (condannati rispettivamente all'ergastolo, a trenta e a sedici anni), si trovano in istituti penitenziari minorili.

I difensori, gli avvocati Giancarlo Frongia e Gianfranco Siuni, avevano depositato i ricorsi a metà ottobre puntando su tutta una serie di argomentazioni legate alla procedura ma anche al delitto. Nessuno nega che sia la ragazzina che l'altro amico la sera dell'11 settembre 2018 fossero al lago. Secondo i legali, però, i ruoli non sarebbero così chiari come hanno ritenuto i giudici del Tribunale dei minori di Cagliari. A iniziare dalla premeditazione. Per la difesa i due minorenni non erano a conoscenza del piano per uccidere Manuel e su questi aspetti si discuterà ancora una volta davanti ai giudici.
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