Sono circa mille tra ingegneri, archeologi, operai, dirigenti pubblici, funzionari, impiegati, imprese, le persone già impiegate nel progetto di metanizzazione dell'Isola. Mentre l'iter della dorsale potrebbe terminare entro la fine dell'anno, nelle stanze dei ministeri e degli assessorati regionali si lavora alle autorizzazioni per i depositi costieri e in molti Comuni prosegue la posa delle rete di collegamento dai bacini alle utenze finali.

Dorsale: prezzi

I concessionari dei 38 bacini oggi distribuiscono Gpl (Gas petrolio liquefatto) composto da butano e propano, domani vorrebbero fornire agli utenti Gnl (Gas naturale liquefatto), costituito principalmente da metano e meno inquinante. Potrebbero ottenerlo collegandosi ai depositi costieri e ai rigassificatori, come auspicano il governo (pare) e gli ambientalisti, o connettendosi alla dorsale che, a sua volta, sarebbe collegata virtualmente, cioè attraverso navi, con la Penisola allo scopo di creare una rete non isolata e avere, dunque, la stessa tariffa garantita a tutti gli italiani. Quest'ultima, come è emerso nel corso di un tavolo tecnico con i tecnici dell'assessorato all'Industria, è la soluzione auspicata per avere una tariffa più bassa e, dunque, remunerare gli investimenti. Senza dorsale, è l'opinione comune dei concessionari, gli investimenti effettuati rischiano di rivelarsi fallimentari e quelli futuri sono in forse perché non si riuscirebbe a garantire una tariffa concorrenziale. Anche se per ora Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, è orientata a inserire la Sardegna in un ambito unico facendo gravare i costi delle infrastrutture sui sardi.

Cantieri all'opera

Nel frattempo nell'Isola sono stati aperti decine di cantieri per la posa delle reti che impegna decine di imprese, progettisti, operai e archeologi, che monitorano gli scavi per accertarsi che non emergano reperti. Daniela Musio, archeologa, lavora a Serrenti, il suo paese, dove viene fatta la sorveglianza totale archeologica per tutta la giornata. «Siamo molte decine di liberi professionisti e lavoriamo in tutta la Sardegna», spiega. «Io opero per conto della Comin e ho avuto la fortuna di lavorare nel mio paese con un contratto biennale iniziato a febbraio di quest'anno». Gli scavi per le reti cittadine, dove passa anche la fibra ottica, sono larghi 55 centimetri e profondi 80, più piccoli delle trincee per la dorsale che avrà un tubo di 60 centimetri di diametro e scavi più ampi.

Il percorso del gasdotto è stato stabilito nel dettaglio e Snam continua a lavorare con i proprietari dei terreni (il tubo passerà a bordo strada per tutti i 580 chilometri) per ottenere le autorizzazioni e concordare gli indennizzi per le servitù di passaggio.

Intanto molti degli attori coinvolti, politici (è indicata la presenza di Christian Solinas) e del mondo imprenditoriale, si troveranno a Cagliari al convegno "Il Gnl in Sardegna, una rivoluzione energetica per la Sardegna e i sardi" in programma al THotel dal pomeriggio di lunedì 25 a martedì 26. (f. ma.)

© Riproduzione riservata