"Auspichiamo che il Ministro Speranza disponga che i suoi ispettori ascoltino tutte le parti e non solo l'assessore alla Sanità Nieddu e i consiglieri regionali i quali, ascoltando la relazione del presidente della Commissione d'inchiesta Ganau, si sono lasciati convincere che aver pagato 107 milioni di euro in 5 anni fosse un'enormità".

È un durissimo attacco alla Regione e ai sindacati confederali quello sferrato dalla Confederazione Sindacale Sarda (Css) a proposito dell'invio, da parte del Ministro Speranza, degli ispettori per far luce sullo stato d'insolvenza dell'Aias.

Fatti i conti il segretario regionale Giacomo Meloni parla di "un importo annuo inferiore alle spese annue di gestione sostenute da Aias" e del fatto "che si potrebbero erogare subito 4 delle mensilità arretrate se l'Ats pagasse le fatture bloccate dal fin dal mese di giugno e altre somme dovute".

Nel lunghissimo intervento della Css ce n'è anche per Cgil, Cisl Uil Funzione Pubblica e Usb, "sempre al centro dell'attenzione con le richieste di togliere la convenzione all'Aias ma non firmatari del contratto collettivo aziendale (al contrario di Ugl, Isa, Fials, Confintesa) e minimamente rappresentativi con appena un tesserato per la Uil Fpl, 7 per la Cgil Fp, 50 per la Cisl Fp e nessuno per l'Usb".

Nel mucchio arrivano frecciate anche alla stampa: "Per favore chiami per nome i sindacati evitando di fare confusione e non dica che i lavoratori Aias sono da 12 mesi senza stipendio".
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